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89 Cards in this Set

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Teoria di Schachter-Singer

Le risposte fisiologiche hanno luogo contemporaneamente all'interpretazione cognitiva ed entrambe portano all'esperienza emozionale

Acetilcolina

ACh; contrazione muscolare


Nel ponte dorso laterale è responsabile delle caratteristiche del sonno rem


Nel proencefalo basale è coinvolta nell'attivazione della c. cerebrale è nella facilitazione dell'apprendimento


Nel setto mediale controllano i ritmi elettrici nell'ippocampo e ne modulano le funzioni, come la formazione di alcune memorie



Colina+acetato, legati da acetil-CoA (coenzima a + ione acetato); la ChAT (Colina acetiltransferasi, enzima) fa trasferire lo ione acetato alla Colina (Ch) = ACh, CoA



Disattivata da enzima AChE (acetilcolinesterasi)



Tossina botulinica

Impedisce rilascio di ACh antagonista


Paralisi


Batterio in cibo inscatolato male

Veleno di vedova nera

Stimola rilascio ACh


Agonista


Neostigmina

Inibitore AChE


Agonista ACh


L'ACh rilasciata ha effetto più prolungato


Usato in miastenia gravis: I muscoli diventano meno responsivi al NT

Recettore nicotinico ionotropico

Stimolato da nicotina


Azione veloce e quindi presente nei muscoli scheletrici


Antagonista: curaro, causa paralisi

Recettore muscarinico metabotropico

Stimolato da muscarina (sostanza che si trova in un fungo velenoso)


Azione più lenta e prolungata in quanto metabotropico


Predominano nei SNC rispetto ai nicotinici


Antagonista: atropina, alcaloide della belladonna

Monoammine

Dopamina

PPSE e PPSI


Movimento, attenzione, apprendimento, rinforzo


Precursore: tirosina


Recettori metabotropici D1 e D2 (più comuni)


Inibiscono la ricaptazione: amfetamina, cocaina, metilfenidato (Ritalin)


MAO: monoamminossidasi, enzima che regola la produzione di catecolamine

AMPT

Antagonista dopamina e norepinefrina


Inattiva la tirosina idrossilasi

Reserpina

Antagonista dopamina


Impedisce immagazzinamento in vescicola sinaptiche

Parkinson

Degenerazione neuroni dopaminergici che connettono substantia nigra ai gangli della base


Viene somministrata L-DOPA

Clorpromazina

Blocca recettori D2 della dopamina


Riduce i sintomi della schizofrenia

Cheese effect

Le MAO si trovano anche nel sangue, dove disattivano le amine presenti in cibi come cioccolata e formaggio. Senza questa disattivazione le troppe amine potrebbero causare pericolosi aumenti della pressione sanguigna: il cheese effect

Norepinefrina

vigilanza


Sintetizzata a partire dalla dopamina nelle vescicole sinaptiche


Prodotta da midollare del surrene insieme a epinefrina


Recettori adrenergici metabotropici alfa1, alfa2, beta1, beta2


Acido fusarico

Antagonista norepinefrina


Blocca dopamina beta idrossilasi

Moclobemide

Agonista norepinefrina


Blocca MAO-A (enzima che distrugge norepinefrina)

Serotonina

5-HT (5 idrossitriptamina)


Umore, appetito, sonno, arousal, dolore


Precursore: triptofano


La maggior parte dei recettori sono metabotropici


PCPA

Antagonista serotonina


Blocca triptofano idrossilasi

Fluoxetina

Prozac


Inibisce ricaptazione serotonina (agonista)

Fenfluramina

Causa rilascio serotonina e Inibisce ricaptazione

LSD

Stimola recettori postsinaptici serotoninergici (agonista)

MDMA

Ecstasy


Effetti eccitatori e allucinogeni


Agonista noradrenalina e serotonina

Istamina

Sonno, veglia, sistema digestivo, sistema immunitario


Precursore: istidina


Recettori H

Ciproxifan

Agonista istamina

Glutammato

Acido glutammico, amminoacido semplice


Principale NT eccitatorio del SNC


Prodotto dai processi metabolici delle cellule


4 recettori: 3 ionotropici (NMDA, AMPA, cainato ) , 1 metabotropico


Il recettore NMDA ha 6 siti di legame e si apre solo in presenza anche della glicina

GABA

Acido gamma amminobutirrico


Principale NT inibitorio del SNC, prodotto a partire dal glutammato


Due recettori: GABAa e GABAb


Il GABAa ha 5 siti di legame


Gli antagonisti possono causare epilessia

Muscimolo

Agonista diretto GABAa

Glicina

NT inibitorio del midollo spinale è delle strutture cerebrali inferiori


Recettore ionotropico

Stricnina

Antagonista glicina


Alcaloide tossico


Causa convulsioni e morte

Ablazione sperimentale

Studi di lesione


Distruzione di una parte di cervello e valutazione del successivo comportamento


La parte viene lasciata in situ anche se ablazione significa "asportazione"


Tutte le regioni cerebrali e i circuiti neurali sono interconnessi, quindi non ne esiste uno responsabile di un comportamento in toto

Lesione da radiofrequenze (RF)

Nelle regioni sottocorticali


Passando la corrente elettrica attraverso un filo di acciaio inossidabile rivestito da un manicotto isolante, ad eccezione della punta. Si guida l'elettrodo con una procedura stereotassica


Si accende un dispositivo che produce radiofrequenze (corrente alternata a frequenza molto elevata) ciò genera un calore in grado di uccidere le cellule nella regione circostante alla punta dell'elettrodo

Lesioni eccitotossiche

Metodo più selettivo perché risparmia gli assoni che passano attraverso l'area di iniezione


Viene iniettata, mediante una cannula, un'alta dose di un AA eccitatorio (es: acido cainico), che stimola i neuroni fino ad ucciderli

Saporina + anticorpi

Per uccidere particolari tipi di neuroni


Legano la saporina (proteina tossica) ad anticorpi che si legano a particolari proteine che si trovano solo su certi tipi di neuroni. Gli anticorpi le identificano e la saporina uccide le cellule

Lesioni simulate

Procedura placebo in cui sono simulate tutte le fasi di una normale ablazione, tranne quella che provoca effettivamente il danno.


Per avere conferma che i deficit riscontrati non dipendono dal danno incidentale provocato dal passaggio dell'alettrodo o della cannula

Lesione temporanea

Reversibile


Iniezione di un anestetico (es: muscimolo) o rTMS (stimolazione magnetica transcranica ripetitiva)

Chirurgia stereotassica

Guidare la punta di un elettrodo o una cannula in un sito preciso nel cervello

Atlante stereotassico

Una raccolta di tutte le sezioni grafiche del cervello in relazione al bregma, il punto di intersezione delle suture (giunture) delle ossa craniche


Contiene foto e disegni con misure che servono da coordinate per la chirurgia stereotassica

Metodi istologici

La serie di procedure che portano alla colorazione del tessuto neurale e quindi all'esaminazione al microscopio della lesione provocata, per verificare l'effettiva localizzazione della lesione


Perfusione: rimozione del sangue e sostituzione con soluzione fisiologica


Fissazione: "bagno fissatore" a base di formalina per evitare la decomposizione da parte di batteri ed enzimi autolitici (autodistruggenti)


Sezione: tramite un microtomo (bisturi e piattaforma per farlo avanzare; di solito congelante) vengono ottenute delle sezioni molto sottili di tessuto


Colorazione: tramite coloranti istologico come il blu di metilene per evidenziare i dettagli


Microscopio ottico

Limitata risoluzione


Massimo 1500 ingrandimenti

Microscopio elettronico a trasmissione

Trasmette un fascio di elettroni attraverso la sezione da analizzare e proietta un'ombra del tessuto su uno schermo fluorescente

Microscopio elettronico a scansione

Ingrandimento minore rispetto a quello a trasmissione


Usato per avere immagini tridimensionali


Proietta un fascio di elettroni il cui riflesso è catturato e interpretato da un computer

Microscopio confocale a scansione laser

Utilizzato per osservare i dettagli in sezioni più spesse; anche in vivo


Richiede l'utilizzo di metodi immunocitochimici attraverso i quali sono evidenziate selettivamente solo cellule di specifici tessuti


Un fascio di luce prodotto da un laser attraversa il tessuto ed è convogliato da un sistema di specchi e lenti per poi essere rilevato da un computer

Tracciamento delle connessioni neurali

Per capire il ruolo di una parte del cervello di analizzano le sue connessioni con le altre regioni. Utilizza metodi immunocitochimici

Tracciamento anterogrado

Assoni efferenti (dal SNC)


Viene iniettata una proteina (PHA-L) che viene assorbita dai dendriti e poi trasportata dagli assoni ai bottoni terminali; le cellule si riempono di questa proteina


Poi vengono somministrati anticorpi legati ad una molecola di colorante che si legano selettivamente solo alla PHA-L e la evidenziano (m. Immunocitochimici)


Metodi immunocitochimici

Sfruttano la reazione immunitaria, che produce anticorpi in risposta agli antigeni (proteine o peptidi)


Vengono prodotti anticorpi contro un peptide o proteina e gli vengono attaccate molecole di colorante

Tracciamento retrogrado

Assoni afferenti (al SNC)


Viene iniettato nel nucleo cerebrale bersaglio il fluorogold che viene assorbito al contrario (dal bottone terminale al soma) grazie al trasporto assoplasmatico retrogrado

Tracciamento transneurale

Viene iniettato un virus come l'herpes simplex o della pseudorabbia che traccia le connessioni neurali di gruppi di neuroni


Metodi immunocitochimici

TAC

Tomografia assiale computerizzata


Si posiziona la testa del paziente in un grande anello cilindrico che contiene un tubo a raggi x e un rilevatore di raggi x nella parte opposta alla testa del paziente che misura la radioattività che non viene assorbita


I raggi x sono pericolosi e si limita alla sezione orizzontale

RM

Risonanza magnetica


Risoluzione più dettagliata di TAC


Passaggio di un campo magnetico attraverso la testa seguito dall'applicazione di radiofrequenze che modificano verso e disposizione degli atomi di idrogeno. La modificazione del loro orientamento rilascia energia che è rilevata da uno scanner


DTI

RM con tensore di diffusione


È un tipo di RM che è in grado di evidenziare anche i fasci di fibre più piccoli (a differenza della RM)


Sfrutta il fatto che il movimento delle molecole d'acqua nei fasci (di assoni mielinizzati) di sostanza bianca non è casuale ma tende ad essere parallelo alla direzione degli assoni che costituiscono il fascio in questione

Registrazioni attività neurale

Possono essere croniche (lungo periodo) o acute (effettuate in un periodo breve)


Servono a rilevare le modificazioni dell'attività elettrica e metabolica di una regione per determinare se svolge funzioni in certi comportamenti

Microelettrodi

Per la registrazione di singoli neuroni


Punta sottile

Macroelettrodi

Registrazioni di intere regioni cerebrali


Si montano sullo scalpo e l'attività è registrata da un poligrafo


EEG - elettroencefalogramma; tecnica non invasiva che riflette l'attività elettrica dei neuroni


MEG

magnetoencefalografia; rileva il campo magnetico grazie agli SQUID (dispositivo superconductors di interferenza quantistica) . È più accurata dell'EEG e rileva variazioni molto rapide dell'attività cerebrale

Autoradiografia

Si inietta 2-desossiglucosio (2-DG, radioattivo) in una regione cerebrale. Questo viene assorbito dalle cellule ma non metabolizzato. Le cellule più attive ne assorbono di più. Attraverso l'autoradiografia (che rileva la presenza di radioattività) si capisce quali sono le regioni più attive in base al grado di radioattività

Fos

Proteina prodotta quando i neuroni sono stimolati; viene rilevata mediante la colorazione per individuare le regioni cerebrali più attive

PET

Imaging funzionale


Tomografia ad emissione di positroni


Si iniettano dosi innocue di 2-DG radioattivo o acqua radioattiva che, rilevate da speciali sensori, permettono di ricostruire una mappa tridimensionale del cervello. La quantità di radioattività è proporzionale al flusso ematico, e quindi all'attività.


Costi elevati e scarsa risoluzione spaziale e temporale


RMf

Risonanza magnetica funzionale


Imaging funzionale con meglio re risoluzione spaziale e temporale


Misura l'attività cerebrale rilevando i livelli di ossigeno nei vasi ematici cerebrali


È detta tecnica BOLD (blood oxygen level dependent signal)


+flusso ematico = + attività metabolica


Metodi optogenetici

Sfruttano le proprietà di alcune proteine fotosensibili come ChR2 e NpHR le quali posso rispettivamente depolarizzare o iperpolarizzare i neuroni, se esposte ad una particolare luce (blu e gialla)


Si inseriscono dei geni modificati che codificano per queste proteine in dei virus innocui, che infettano i neuroni e li attivano/disattivano quando esposti alla luce adatta (LED nel cervello)

TMS

Stimolazione magnetica transcranica


Stimola I neuroni della corteccia grazie all'applicazione di un campo magnetico mediante una bobina di fili metallici a forma di 8. In base al l'intensità e al modo di stimolazione attiva o interferisce con la regione

Localizzazione neuroni contenti specifici NT

Sono usati i metodi immunocitochimici


Evidenziano i NT che corrispondono a peptidi


Se il NT da localizzare non lo è, localizza o gli enzimi responsabili della sua produzione


Es: ACh non è un peptide ma localizziamo l'enzima che la sintetizza, il ChAT (Colina acetiltransferasi)

Localizzazione recettori specifici

Si usa l'autoradiografia


Si somministra un ligando radioattivo che legherà con il suo recettore e sarà identificato


Oppure i metodi immunocitochimici


In quanto anche i recettori sono proteine

Misurare le secrezioni di NT

PET e microdialisi

Microdialisi

È usata la chirurgia stereotassica per inserire una sonda composta da 2 tubi di metallo. Uno immette una soluzione simile al liquido extracellulare nella porzione terminale della sonda, che è formato da un pezzo di membrana artificiale. L'altro aspira la soluzione che circola nella tasca, che nel frattempo ha raccolto le molecole del liquido extracellulare cerebrale, spinte nella membrana dalla forza di diffusione

Metodi genetici

Studi su gemelli - percentuale di concordanza


Studi sull'adozione



Studi sul genoma:


di linkage - osservano le famiglia I cui membri variano rispetto un tratto particolare, come la presenza/assenza di una malattia ereditaria


di associazione genetica - comparano il genoma di individui differenti per trovare differenze in presenza/assenza di malattie




Marker: sequenza di DNA le cui localizzazioni sono note e vengono paragonate ad altri per scoprire differenze

Mutazioni mirate

Geni mutati prodotti in laboratorio (anche chiamati knock out ) inseriti nei cromosomi per studiare l'effetto dell'assenza/presenza di una proteina



Mutazioni condizionali

Inducono in genoma a bloccare l'espressione di un gene quando viene somministrata una specifica sostanza

Oligonucleotidi antisenso

Una sequenza modificata di DNA o RNA è iniettata e si lega con specifiche proteine di mRNA e gli impedisce di sintetizzare la propria proteina

Visione cieca

Fenomeno che si sviluppa in seguito a lesione cerebrale del sistema visivo


Abolisce la percezione cosciente degli stimoli


Dimostra come il comportamento è guidato da info sensoriali di cui siamo inconsapevoli

Split brain

Rescissione del corpo calloso (il fascio di fibre che connette i due emisferi)


I due emisferi sono sconnessi ed agiscono in modo indipendente


Es: area verbale sconnessa da aree percettive

Neglect unilaterale

Lesione della corteccia del lobo parietale


Se si danneggia il Lobo destro si ignorano gli oggetti alla sinistra, i loro lati sinistri e il lato sinistro del proprio corpo


Esperimento emozioni: presentando una casa normale e una che brucia nella parte ignorata preferiscono lo stimolo più rassicurante

Emozione

Sensazioni generate da particolari situazioni


Una risposta emozionale ha 3 componenti:


Comportamentale: movimenti appropriati alla sensazione stimolo


Vegetativa: componente simpatica; facilita la comportamentale mobilitando l'energia


Ormonale: adrenalina e noradrenalina dalla midollare del surrene; ormoni steroidei dalla corteccia surrenale; potenzia la Vegetativa aumentando l'afflusso di sangue ai muscoli



Le espressioni emozionali sono innate e specie-specifiche (anche I bambini ciechi sorridono)

Reazioni a emozioni

Specifica: far cessare la stimolazione dolorosa (mollare il frullatore che ha dato la scossa)


Non specifica: controllata da SNA; dilatazione pupille, frequenza cardiaca e pressione aumentate, respiro accelerato



Di solito le reazioni si apprendono mediante condizionamento classico, ma negli umani anche tramite condizionamento sociale

Teoria periferica di James-Lange

Le sensazioni emozionali sono prodotte dalla percezione delle proprie risposte periferiche (feedback; se ci accorgiamo che tremiamo e siamo inquieti abbiamo paura)


È la consapevolezza della risposta fisiologica che ci fa esperire un'emozione


Percezione>cervello>reazione fisiologica>comportamento> feedback al snc>emozione


Limiti:


- non c'è specificità di risposte (paura e rabbia hanno pattern di risposte simili)


- la perdita di afferenze sensoriali non fa scomparire le emozioni (pazienti con lesioni al midollo spinale provano ancora emozioni, anche se meno forti più è alta la lesione)


- le Paralisi della muscolatura facciale non comportano variazioni nell'intensità delle emozioni (anche se la simulazione delle espressioni emozionali altera l'attività del SNA)



Teoria centrale di Cannon-Bard

Dopo la percezione dell'evento le reazioni fisiologiche e comportamentali si verificano contemporaneamente all'esperienza emozionale


Sostiene che gli organi non possono rispondere così rapidamente quindi per aspettare il feedback ci vorrebbe troppo

Teoria di Schachter-Singer

Le risposte fisiologiche hanno luogo contemporaneamente all'interpretazione cognitiva ed entrambe portano all'esperienza emozionale

Ipotesi simulazionista delle emozioni

Ogni volta che vediamo un'espressione facciale emotiva ci immaginiamo nella stessa situazione e a volte imitiamo proprio l'espressione


Una lesione della corteccia somatosensitiva destra porta deficit nel riconoscimento delle emozioni poiché è legato all'imitazione

Espressioni facciali

Volontarie e spontanee, sono controllate da meccanismi cerebrali diversi


Il lato sinistro (controllato da emisfero destro) è più espressivo


I sorrisi spontanei solo solo accennati se si è soli e fanno contrarre il muscolo di Duchenne

Sordità verbale pura

Danneggiamento corteccia temporale sinistra


Non comprendono il discorso ma comprendono l'emozione in base al tono

Visione cieca affettiva

Riconoscono le emozioni ma non sanno di guardare un volto

Paresi movimenti facciali

Volontari: lesione c. motoria primaria; i muscoli si muovono solo spontaneamente, non volontariamente


Spontanei: lesioni regione insulare c. prefrontale; i muscoli si muovono solo volontariamente, non spontaneamente

Sintomi Schizofrenia



Sintomi positivi: iperespressione di alcuni comportamenti


-Disturbi del pensiero (pensieri disorganizzati e irrazionali)


-Deliri (di persecuzione, di grandezza, di controllo)


-Allucinazioni (le più comuni sono uditive, voci)




Sintomi negativi: mancata espressione di alcuni comportamenti


-appiattimento risposte emotive


-povertà di linguaggio


-mancanza di iniziativa e perseverazione


-anedonia (incapacità di provare piacere)


-ritiro sociale




Sintomi cognitivi: legati ai negativi


-deficit dell'attenzione, di apprendimento e di memoria


-bassa prontezza psicomotoria


-scarso pensiero astratto e problem solving




I sintomi negativi e cognitivi non sono specifici della schizofrenia

Apparato stereotassico

Composto da


Fermatesta: tiene in posizione il cranio


Reggielettrodo: che sposta l'elettrodo o la cannula nelle 3 dimensioni spaziali secondo distanze misurate

Schizofrenia

-i sintomi si sviluppano gradualmente tra i 16-25 anni (di solito nel giro di 3-5 anni) e compaiono prima i negativi, poi i cognitivi e infine i positivi


-uomini e donne sono affetti in percentuali uguali


-circa l'1% della popolazione ne soffre


-è ereditaria (studi sui gemelli) ma suscettibile a fattori ambientali


-probabilmente è causata da geni che rendono più suscettibili allo sviluppo di questa malattia


-il livello di concordanza nei gemelli monozigoti è del 48% mentre nei dizigoti è solo del 17%


-nella prole dei gemelli monozigoti (affetti e non) non ci sono differenze significative (circa il 17% in entrambi i casi)


-nella prole dei gemelli dizigoti c'è una differenza significativa: i figli di genitori affetti hanno circa il 17% di probabilità di sviluppare schizofrenia, mentre i figli di genitori non affetti solo il 2,1%

Fattori ambientali nello sviluppo di schizofrenia

stagione di nascita*, epidemie, malnutrizione prenatale, stress materno, abuso di sostanze**, densità della popolazione, complicazioni post-natali




*le persone nate a fine inverno/inizio primavera sono più soggette perchè nel secondo trimestre di gestazione (sviluppo cerebrale) erano nel periodo delle influenze (accade prevalentemente nelle zone urbane)


**in particolare tabacco e alcol

Gene DISC1

regolazione neurogenesi


la mutazione di questo gene è elevata in famiglie affette da schizofrenia


aumenta anche l'incidenza di altri disturbi mentali



Teoria dopaminergica (sintomi positivi)

Nell’eziologia dei sintomi positivi,si ritiene che questi siano dovuti ad anomalie nei neuronidopaminergici; nello specifico, a livelli eccessivamente elevatidi dopamina nella neurotrasmissione/iperattività dellesinapsi dopaminergiche.Effettivamente, i farmaciantagonisti della neurotrasmissione di dopamina, come laclorpromazina (1° farmaco scoperto contro la schizofrenia) ola clozapina, riescono bene nel sopprimere i sintomi positivie hanno tutti in comune la capacità di bloccare i recettoridopaminergici.D’altro canto, i farmaci che fungonoda agonisti della dopamina sono in grado di produrre i sintomipositivi (cocaina e amfetamina, agonisti dopaminergici,possono provocare allucinazioni, deliri di persecuzione ecc.)Nonostantenon sia mai stato determinato un rapporto di causa-effetto, la teoriadopaminergica è abbastanza accreditata per i suddetti motivifarmacologici e ancheper la presenza di “evidenzeempiriche”, anchese relative: ricerche correlazionali, modesto aumento numerico direcettori dopaminergici.

Anomalie strutturali e funzionali nella schizofrenia (sintomi cognitivi e negativi)

Numerose scansioni con TAC o RMrilevano frequentemente in pazienti schizofrenici casi di dilatazioneventricolare (dimensioni due volte maggior), dovuta ad unamaggiore degenerazione di tessuto cerebrale in quelle aree,specialmente durante l’adolescenza.Nello specifico, le strutture cerebraliche negli schizofrenici risultano anomale sono l’ippocampo el’amigdala, di dimensioni ridotte.



Risulta evidente, da test psicologici escansioni di RM, che la principale forma di anomalia funzionale neipazienti schizofrenici sia l’ipofrontalità, ovvero laridotta attività dei lobi frontali, in particolare della cortecciaprefrontale dorsolaterale.Questa ridotta attività dei lobifrontali è causata da un’altrettanto ridotta attività deirecettori NMDA del glutammato e di quelli della dopamina.Ciò è stato dimostrato utilizzando sulle scimmie farmaci comela ketamina o la PCP, in grado di sopprimere l’attivitàdei suddetti recettori nella CPFdl, e di conseguenza procurarei sintomi negativi e cognitivi della schizofrenia.