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Quali sono i termini che definiscono la materia che si occupa dell'insegnamento delle lingue?

Glottodidattica - disciplina teorica pratica la cui nascita risale al 1942, anno di pubblicazione di un saggio di Bloomfiled. Nel 1988 Cardona l'ha definita "applicazione dei principi della teoria linguistica all'insegnamento sia nella L1 che nella L2.


Educazione linguistica - spesso usato come equivalente di glottodidattica.


Didattica delle lingue moderne - insegnamento delle lingue seconde, specialmente lingue straniere.


Linguistica educativa - settore delle scienze del linguaggio che ha come oggetto la lingua, considerata in funzione dell'insegnamento linguistico e dello sviluppo delle capacità semiotiche della lingua.

Cosa si intende per Interdisciplinarietà dell'educazione linguistica?

La glottodidattica viene definita interdisciplinare (Lado) in quanto attingr da diverse aree scientifiche. Due tipi di Interdisciplinarietà: "glottocentrica" o interna, ossia che ha un approccio teorico e descrittivo, focalizzato sulla lingua; "didattico-centrica" o esterna, ossia incentrata sulla didattica, dove oltre alla teoria trovano spazio anche le decisioni da prendere per insegnare la lingua.

Cosa si intende per L1 e L2?

La L1 è la lingua madre che viene acquisita naturalmente e parlata quotidianamente. La L2 è una lingua seconda, che viene appresa dopo la L1 ma sempre nel contesto in cui viene parlata quotidianamente.

Similitudini e Differenze tra L1 e L2

Similitudini - esposizione ad una certa quantità di input, lingua usata come strumento di socializzazione, risorse cognitive e articolatorie tipiche della specie umana (apparato fonatorio), ricorrenza degli errori nella lingua, processo di associazione dove sono coinvolto i processi cognitivi come la memoria l'associazione e il raggruppamento, fasi di sviluppo nell'apprendimento, forme derivanti simili, difficoltà nei foni marcati e nei suoni complessi.


Differenze - nella L1 c'è maggior sviluppo cognitivo e una progressiva conoscenza del mondo da parte del bambino, nella L2 abbiamo categorie e nozioni acquisite, nella L2 ci sono possibili fonti di transfer (competenze acquisite si trasferiscono su quelle in acquisizione), nella L2 si ha una maggiore influenza di variaboli individuali (motivazione), nella L1 il punto di arrivo è la competenza di nativo.

Perché l'apprendimento è diverso fra lingua seconda e lingua straniera?

La differenza sta principalmente nella quantità e nella qualità di input. Nell'insegnamento della lingua straniera l'input è controllato, di conseguenza è filtrati dall'insegnante. Nella lingua seconda si può essere esposti sia ad un input orale che a un input scritto.

Qual è la differenza tra acquisizione e apprendimento?

L'acquisizione avviene come un processo naturale durante l'apprendimento della lingua madre e può avvenire anche nell'apprendimento della L2 quando c'è un apprendimento spontaneo della lingua (inconscio).


L'apprendimento invece è un percorso guidato al fine di apprendere una lingua dove subentra una riflessione metalinguistica.

Quali sono i fattori che condizionano l'apprendimento di una L2?

Fattori esterni → input e interazione


Fattori interni → età, fattori affettivi, attitudine, stile cognitivo e strategie

Cosa si intende per input?

Campione di varietà linguistica a cui l'apprendente viene esposto, per essere valido deve essere comprensibile (input+1) e più si è sottoposti ad essi e maggiore è l'apprendimento. Inoltre possiamo dire che l'input può essere influenzato dalla "distanza fra le lingue", cioè se l'input viene da una lingua vicina questo condizionerà l'apprendimento.

Cos'è l'interazione?

È lo scambio comunicativo fondamentale in quanto fornisce all'apprendente sia la possibilità di negoziare il significato ma anche la possibilità di convalidare nuove parole e nuove strutture. L'interazione fornisce la presa di coscienza della modificabilità dell'input. Permette di fare pratica e di accedere ad un input reale, comprensibile, modificato.

Età?

Più si è esposti ad una lingua seconda in giovane età e più è facile apprenderla. Con la giovane età si apprende la L1 e questo da la competenza nativa e quindi perfetta. Sempre legato al discorso dell'età c'è il "periodo critico", ossia quello in cui si ha maggiore plasticità neurale e tramite il processo di mielinizzazione si è più agevolati e scevri da strutture preacquisite nell'apprendimento.

Fattori affettivi?

Detto anche filtro affettivo, alla base di questo c'è la motivazione che si suddivide in motivazione strumentale (studiare per raggiungere uno scopo), integrativa (per integrarsi in una comunità linguistica) e intrinseca (desiderio di apprendere una lingua per piacere e interesse personale). Queste motivazioni possono essere a loro volta influenzate da ansietà e personalità.

Attitudine?

In quanto essa stabilisce se si è portati o meno per le lingue e può essere innata o acquisita.

Stile cognitivo?

Capacità di portare a termine un compito con le nostre abilità cognitive.

Strategie?

Si suddividono in cognitive (funzione operativa, ovvero dell'elaborazione cognitiva, utilizzata per manipolare elementi del testo o per mettere in atto tecniche specifiche, come l'elaborazione delle pre-conoscenze, inferenze, transfer, raggruppamento), metacognitive (funzione esecutiva, riguarda la riflessione e il controllo del processo cognitivo) e socio-culturali o socio-affettive (funzione di regolare le interazioni con gli altri esseri umani, ovvero di chiedere chiarimenti e cooperazione).

Cosa si intende con approccio?

È un modello teorico, una filosofia di fondo della glottodidattica in grado di generare uno o più metodi, ed è basato su una più generale teoria dell'apprendimento e della lingua, dotato di coerenza e scientificità.

Cosa si intende con metodo?

Definisce un insieme coerente di interventi glottodidattici che, sulla base degli assunti di un approccio, in modo coerente con essi, traduce i dati pedagogici, linguistici e psicologici in una strategia didattica, in uno strumento complesso e coerente che permette di realizzare gli obiettivi didattici e linguistici che ci si prefigge di raggiungere.

Cosa si intende per tecniche didattiche?

Attività ed esercizi attraverso le quali si realizzano il quadro teorico dell'approccio e il modello fornito dal metodo. Se da un approccio possono scaturire più metodi, le tecniche glottodidattiche a loro volta non appartengono esclusivamente ad un metodo.

Cosa si intende per insegnamento deduttivo e induttivo della grammatica?

Per insegnamento deduttivo s'intende un procedimento di apprendimento che parte dalla regola per arrivare alla lingua, dalla forma alla funzione e dalla norma all'uso.


Mentre l'approccio induttivo è l'esatto opposto, ossia che dall'uso conduce alla norma, dalla funzione alla forma e dalla lingua alla regola.

Cosa si intende per competenza comunicativa?

La capacità di relazionarsi, verbalmente e non, in modo efficace con individui che appartengono ad una cultura diversa dalla propria. la comoetenza comunicativa si suddivide in competenza linguistica, sociolinguistica e pragmatica.

Che cos'è il QCER?

È un documento ideato e definito da una commissione di esperti istituita dal Consiglio d'Europa a partire dai primi abni Novanta per rispondere all'esigenza di avere un quadro comune di riferimento che fosse comune a tutti i paesi dell'Unione per l'apprendimento delle lingue straniere. Prima versione inglese ha cominciato a circolare dal 1996, quella definitiva giunse, insieme a quella francese, nel 2001, italiano e spagnolo nel 2002. È una pietra miliare per l'insegnamento delle lingue.

Qual è l'utilità del QCER?

Pianificazione dei programmi di insegnamento linguistico.


Pianificazione di certificazioni linguistiche.


Pianificazione dell'apprendimento autonomo.

Che cos'è il livello soglia?

È la definizione del modello minimo di conoscenze linguistiche necessarie ad un cittadino europeo per sopravvivere, stabilire e mantenere contatti sociali con i parlanti di un paese straniero.

Cosa si intende per QCER orientato all'azione?

Significa che le persone che usano e apprendono una lingua vengono considerati come degli attori sociali che hanno dei compiti (di tipo non linguistico) da portare a termine. Quindi le competenze d'uso si realizzano in azioni linguistiche che coinvolgono processi come la ricezione, la produzione, l'interazione e la mediazione. Queste quattro abilità si concretizzano in domini articolati in quattro macro-settori, nei quali il parlante si troverà ad agire.

Quali sono i criteri del QCER?

Integratore - descrive i diversi livelli nel modo più dettagliato possibile.


Trasparente - da informazioni chiare ed esplicite, di facile accesso da parte degli utenti.


Coerente - le descrizioni fornite sono libere da contraddizioni interne.


Finalità molteplici, flessibile, aperto, dinamico, facile da usare, non dogmatico.

In cosa consiste il mutamento di prospettiva operato dai redattori del QCER?

Il mutamento di prospettiva nel processo di apprendimento di una lingua consiste nel prendere in considerazione, oltre alle competenze linguistico-comunicative, anche le competenze generali, ossia le conoscenze e le abilità non riferibili specificamente al dominio del linguaggio, tuttavia necessarie per gestire al meglio i compiti comunicativi.

Quali sono i livelli di competenza del QCER?

A1 - contatto; A2 - sopravvivenza; B1 - soglia; B2 - progresso; C1 - efficacia; C2 - padronanza.


Per ciascuno dei sei livelli sono disponibili i descrittori delle singole competenze e abilità.


Per quanto riguarda i descrittori globali della competenza, questi sono formulati in termini di abilità dell'apprendente e derivano dall'interazione tra le abilità primarie esaminate, in particolare nelle dimensioni della ricezione e della produzione.

Descrittori delle attività comunicative?

Descrivono ciò che può fare l'utente della lingua in quanto alla comprensione, espressione e interazione.

Descrittori delle strategie?

Descrivono ciò che l'utente può fare della lingua in relazione ad alcune strategie utilizzate nrlla realizzazione di attività comunicative. Ponte fra le competenze e le attività comunicative.

Descrittori delle competenze comunicative?

Descrivono i diversi aspetti della competenza linguistica, pragratica e sociolinguistica.

Cosa si intende per bisogno comunicativo?

Il bisogno comunicativo è quello a cui l'insegnante deve rispondere utilizzando l'approccio comunicativo, ossia rispondere ai reali bisogni degli apprendenti, attraverso atti comunicativi concreti. I contenuti dei corsi sono graduati secondo le esigenze di funzionalità e frequenza.

Cosa studiano la sociolinguistica e la pragmatica?

La sociolinguistica si occupa della variazione depla lingua nella società, mentre la pragmatica studia gli aspetti della lingua ancorati al contesto.

Cosa significa l'acronimo S.P.E.A.K.I.N.G. nella proposta di Hymes?

È una sintesi dei fattori variabilo che concorrono alla realizzazione di un evento comunicativo.


Setting (situazione comunicativa)


Partecipants (partecipanti)


Ends (scopi)


Act sequences (atti comunicativi)


Key (chiave psicologica)


Instruments (strumenti)


Norms (norme)


Genres (generi)

Cosa si intende per CLIL?

Content and Language Integrated Learning - si tratta di un tipo di insegnamento in cui s'impartiscono le lezioni di una materia non linguistica per mezzo di una lingua straniera, che diventa così lingua veicolare pur restando anch'essa oggetto di studio.

Qual è la differenza fra transfer e inferenza?

Il transfer è un processo in cui si trasferiscono le competenze generali e comunicative nelle zone di trasparenza tra le lingue, ovvero meccanismo in cui attingiamo alle conoscenze pregresse della L1 e le utilizziamo per comorendere la L2.


L'inferenza agisce dove il testo è opaco, attivando le conoscenze pregresse e del contesto per comprendere un messaggio in L2.

Quali sono le caratteristiche del netodo granmaticale traduttivo?

È il metodo di realizzazione dell'approccio formalistico ed è anche conosciuto come il Prussian Method. Questo è centrato sul metodo deduttivo in quanto l'insegnamento si focalizza sull'insegnamento delle regole, di pronuncia, di morfosintassi, e su liste di vocaboli da apprendere a memoria. Le lezioni sono frontali e il docente è il detentore del sapere che guida lo studente, che applica quanto appreso in traduzioni da e per la lingua madre, in dettati ed esercizi di manipolazione. I materiali utilizzati sono i testi letterari, i manuali di grammatica e i dizionari bilingue. Viene molto scandito l'argomento grammaticale con attenzione sille eccezioni.

Cosa si intende per Natural Approach?

Il NA è uno dei metodi dell'approccio umanistico-affettivo, proposto negli atti '70, che si ispira all'approccio naturale ed è considerato una sua evoluzione. Ha come obiettivo principale l'apprendimento della lingua seconda o straniera seguendo lo stesso itinerario che si ha nell'apprendimento della nostra lingua madre. È imperniato sul modello del monitor di Krashen e si basa su 5 ipotesi. Fondamentale è la comprensione orale, ma la produzione orale viene rimandata finché lo studente non si sente sicuro di sé. L'insegnante fa uso di L2 come la madre del bambino affinché il discente possa acquisire termini e concetti, anche con l'uso di sussidi, facilitando lo sviluppi naturale della competenza comunicativa inconscia. Il punto debole di questo approccio è l'adattamento all'insegnamento in classe, in quanto l'individualizzazione dell'insegnamento rende difficile l'applicazione.