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24 Cards in this Set

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Religione nel mondo romano

- Politeista


- di natura civile


- culto dell’imperatore


III SECOLO: crisi religiosa, nascita quindi di nuovi culti orientali (Iside, Mitra, Cristianesimo).


Il cristianesimo nacque con le parole di Gesù, vissuto nel periodo di Augusto e Tiberio in Giudea, che propose un messaggio rivoluzionario in cui affermava di essere il figlio di Dio.

Cristianesimo

- I secolo


- Proponeva speranza nella felicità eterna e nella vita oltre la morte, mettendo però così in discussione le basi del potere imperiale.


- I romani furono tolleranti, ma il cristianesimo fu comunque contrastato.


A persecutare i cristiani fu Nerone nel I secolo, ma gli spostamenti contribuirono all’espansione del cristianesimo.


Furono poi perseguitati anche da Diocleziano nel III secolo e l’Impero cadde in una profonda crisi.

Gerarchia della Chiesa

- Vescovo


capo della Diocesi, il più importante risiedeva a Roma


- Presbiteri


coloro che pregavano e organizzavano la liturgia


- Diaconi


coloro che amministravano i beni della comunità.

Affermazione del cristianesimo

Costantino:


- concesse la libertà di culto, nel 313, tramite l’editto di Milano


- riconosce alla Chiesa il compito di assistere i bisognosi


- vengono donati territori per le attività


- attribuita la funzione giurisdizionale ai vescovi



Teodosio:


- dichiaro la religione cristiana come religione ufficiale dell’Impero Romano, nel 380, con l’editto di Tessalonica

Origine dello Stato della Chiesa

Tra l’VIII e il X secolo in Europa ci fu una crisi economica e politica in cui l’unica autorità rispettata era la Chiesa, che aveva come capo il vescovo, il quale era infatti l’unico con una sufficiente cultura e una capacità di governare. Il vescovo più importante risiedeva a Roma (centro della chiesa cattolica) come successore di San Pietro. Egli si alleò con il re dei franchi Clodoveo, successivamente seguito dal padre di Carlo Magno, Pipino il breve. Quest’ultimo aiutò papa Stefano II a riconquistare i territori sottrattogli dai Longobardi, che equivalevano al patrimonio di San Pietro (Lazio, Romagna, Ravenna, Pentapoli - Rimini, Ancona, Senigallia, Pesaro, Fano ). Su queste regioni venne fondato lo Stato della Chiesa, che fece acquisire potere politico e temporale al papa.

Carlo Magno

Succede al padre nel 771.


Intervenne contro i Longobardi diventando re dei Franchi e dei Longobardi nel 774, ma venendo incoronato da papa Leone III durante la notte di Natale dell’800. Con lui si formò il Sacro Romano Impero , e fondò il feudalesimo.

Ottone I

Successe a Carlo Magno.


Creò il Sacro Romano Impero Germanico.


Non accettava che i feudatari trasmettessero i feudi agli eredi.


Creò il Privilegio di Ottone.

Privilegio di Ottone

Furono affidati i feudi ai vescovi-conti, che erano scelti dal papa.


Il privilegio di Ottone diceva che: nessun papa poteva essere eletto senza il consenso dell’imperatore.

Falsa donazione di Costantino

- Documento ad arte creato dai pontefici.


- Donava al papa:


• Palazzo del Lateriano


• Diadema


• Berretto


• Superomerale


• Dignità dei cavalieri


• Clemide porporea e tunica scarlatta


• Scettri imperiali


• Insegne, bandiere, ornamenti imperiali


- Fu anche spostata la capitale dell’impero da Roma a Bisanzio

Morte di Carlo Magno

- Avvenne nell’814


- Fece iniziare una crisi politica ed economica in tutta Europa, destinata a durare fino al X secolo.


- A succedergli ci fu Ludovico il Pio, suo figlio, che riuscí a tenere l’impero saldo fino alla sua morte, nell’840, quando passarono al trono i suoi tre figli (Carlo il Calvo, Ludovico il Germanico, Lotario). I suoi eredi si divisero il territorio con l’atto di Verdun, nell’843. Il problema fu che in questa maniera persero il controllo sull’operato dei funzionari imperiali, che trasmettevano la propria carica in eredità ai figli. Ciò causò la disgregazione dell’impero carolingio dando inizio all’età signorile.

Seconda ondata di invasioni

Tra il IX e il X secolo l’europa fu invasa una seconda volta da alcune popolazioni: ungari, saraceni e vichinghi.

Ungari

Gli ungari o mangiari, erano una popolazione di abili cavalieri e arcieri provenienti dalle steppe dell’Asia. Occuparono la Germania, la Francia e la Pianura Padana, attaccando più volte il Nord Italia. Furono sconfitti da Ottone I nel 955 a Lenchfeld.

Saraceni

I saraceni erano una popolazione di pirati di religione islamica provenienti dal Maghreb (coste più a ovest del Nord Africa) e dalla Spagna. Occuparono l’Italia Meridionale, principalmente le isole Baleari e la Sicilia. Praticavano il saccheggio di uomini e di donne che poi usavano per il traffico di schiavi. La dominazione musulmana fu destinata a durare fino alla fine dell’XI secolo, quando arrivarono i vichinghi.

Vichinghi

I Vichinghi o Normanni (uomini del Nord), erano una popolazione proveniente dalla Scandinavia. Furono i primi a scoprire l’America. Erano suddivisi in bande e verso l’inizio dell’VIII secolo si movimentarono verso l’Europa, conquistando il Nord della Francia, l’Inghilterra e il Sud-Italia.

Incastellamento

Con l’arrivo di queste popolazioni, i grandi proprietari terrieri esercitarono potere armando gli eserciti del proprio territorio. Per questo conti, marchesi, vescovi e abati iniziarono a fortificare monasteri e e villaggi e a creare nuovi torri e fortezze.


I piccoli proprietari terrieri, invece, cercarono protezione del loro signore o abate.


L’incastellamento è quindi una forma di organizzazione del territorio che causò la crescita del potere del signore, il quale doveva di vendere il territorio in cambio di servizi e pagamenti di tasse.

Signoria Di Banno

Avvenne quando conti, vassalli, abati e vescovi iniziarono ad ampliare il proprio potere creando dei domini locali, ossia piccoli Stati su cui loro avevano il comando.


La parola banno viene dal termine germanico “ban”, che simboleggia il potere dei capi tribù. Infatti rappresenta il potere di comando dei signori, i quali potevano:


- Giudicare e punire (Bandire - banno)


- organizzare un esercito


- riscuotere tasse a piacimento


- imporre costrizioni, tra cui le banalità ossia i diritti su alcune installazioni di pubblica necessità.

Cavaliere

- Nuova figura sociale


- miles


- fu il ceto sociale più importante dall’anno Mille fino al XIII secolo.

Clero

Nel medioevo la Chiesa fu molto importante a livello europeo.


Vescovi, sacerdoti e chierici formavano il clero secolare.


Il primo passo per la carriera ecclesiastica era diventare chierico. Il nome deriva dalla tonsura (rasatura dei capelli in segno di umiltà). I chierici erano solitamente in grado di leggere e scrivere il latino, ciò li rendeva spesso impiegati come funzionari pubblici, infatti clerk in inglese significa impiegato.


Il passo successivo era diventare sacerdote.

Monaci e ordini monastico

Si dedicavano completamente alla vita religiosa.


Potevano essere:


- eremiti, se vivevano totalmente in solitudine


- in collettività, quando vivevano in un monastero, secondo una regola (insieme di principi scritti), la più diffusa è quella di San Benedetto (ora et labora, si riferisce alla scrittura, in quanto i monaci pregavano, scrivevano e facevano penitenza).

Società tripartita

Intorno al 1025 la società era rigidamente divisa in 3 gruppi:


- Religiosi, gli oratores, che si occupavano esclusivamente delle questioni spirituali nella preghiera e dell’interesse nella cura delle anime dei laici. Non praticavano alcun tipo di attività manuale.


- Guerrieri, i bellatores, che avevano un compito riguardante esclusivamente la vita militare.


- Lavoratori, i lavoratores, che svolgevano tutti i lavori manuali, permettendo agli altri due gruppi di considerarsi liberi.

Ricrescita della popolazione

La popolazione europea riprese a crescere intorno all’anno Mille, passando da circa 23 milioni di abitanti fino ad arrivare a 46 milioni di abitanti un soli 100 anni (950-1050)

Sviluppo dell’agricoltura

Dato dal cambiamento climatico, dalla diminuzione delle epidemie e dalla riduzione delle incursioni di popolazioni in armi, l’Europa ebbe anche un aumento della produzione agricola.

Innovazioni nell’impiego di animali

Furono apportate modifiche per l’impiego di animali:


- collare rigido


inizialmente l’aratro era usato tramite i buoi, ai quali veniva appoggiato sul garrese e legato sotto al collo con una cinghia. Fu poi introdotto il collare rigido per i cavalli, detto collare di spalla, che era imbottito e veniva fissato intorno al petto.


- Ferratura dei cavalli


si iniziò anche a proteggere gli zoccoli dei cavalli inchiodando un ferro alla spessa unghia della zampa.


- Perfezionamento dell’aratro


il quale fu reso più pesante, cambiando il materiale da legno a metallo. Gli fu aggiunto un coltro che permetteva al seme di insediarsi bella terra incidendo in profondità. Inoltre fu aggiunto anche un versoio che permetteva di spostare le zolle di terra.


- Diffusione dei mulini ad acqua


usati per macinare il grano, anche se già creati dai romani, non erano adoperati.


- Diffusione dei mulini a vento.

Innovazioni agricole

- Aumento delle aree coltivabili


furono rese coltivabili dai contadini le aree fino ad allora inutilizzate, disboscando le distese di fitta vegetazione e bonificando le paludi.


- Passaggio alla rotazione triennale


rendeva il campo diviso in tre parti: nella prima si coltivavano i cereali di semina invernale, nella seconda il formaggio, i cereali di semina primaverile e i legumi, la terza veniva invece lasciata a maggese. Ogni anno le parti si alternavano.