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67 Cards in this Set

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Proposizioni atomiche

Predicati completamente istanziati:


Possono essere solo Vere o False.


In FOL si comportano come lettere proposizionali (P, Q, ...)

Più semplici frasi con senso compiuto: Vere o False in una data circostanza.


Si ottengono riempendo i posti dei predicati con dei sintagmi nominali

Contesto

Un insieme di circostanze. Gli si associa un linguaggio

Sintagmi nominali

Nomi o gruppi di nomi considerati come costanti

Costanti

Denotano gli oggetti del discorso.


(Nomi per indicare gli oggetti)

Predicati (n-ari)

Si usano per denotare relazioni fra oggetti. (o per definire delle proprietà)

Linguaggio

Dato da: costanti, predicati e funzioni

Connettivi

_ _ , _ _ , ¬ _ , , _ _ , _ _


Costruiscono enunciati composti a partire da enunciati più semplici.

Connettivo vero-funzionale

Il valore di un enunciato è funzione dei valori di verità degli enunciati componenti. È quindi derivabile da una tavola di verità

Conseguenza logica

Q consegue logicamente da P₁ , ... , Pₙ in un contesto sse è vera in tutte le interpretazioni nel contesto in cui P₁ , ... , Pₙ sono vere:


P₁ , ... , Pₙ ⊨C Q.

Conseguenza tautologica

Q segue tautologicamente da P₁ , ... , Pₙ sse Q é vera in ogni interpretazione Booleana in cui P₁, ... , Pₙ sono vere:


P₁ , ... , Pₙ ⊨T Q.

∧ Intro

P₁ , ... , Pₙ ⊨ P₁ ∧ ... ∧ Pₙ

∧ Elim

P₁ , ... , Pₙ ⊨ P₁ ∧ ... ∧ Pₙ

∨ Intro

P₁ ⊨ P₁ ... Pₙ

∨ Elim

Dato P ∨ Q


Se P C e Q C


Allora C

¬ Intro

Se P


Allora ¬P

¬ Elim

¬¬P ⟺ P

⊥ Intro

P, ¬P ⊨ ⊥

⊥ Elim

⊥ ⊨ qualsiasi enunciato

Teorema di deduzione

P₁ , ... , Pₙ ⊨ Q sse ⊨ (P₁ ... P) ⟶ Q

L'implicazione cattura la conseguanza (tauto)logica.

De Morgan

⊨ ¬(P ∧ Q) ⟷ (¬P ∨ ¬Q)

Contrapposizione

(P ⟶ Q) ⟷ (¬Q ⟶ ¬P)

Modus Tollens

¬Q, P ⟶ Q ⊨ ¬P

Modus Ponens

P, P ⟶ Q ⊨ Q

Teorema di validità

Se P₁ , ... , Pₙ Q allora P₁ , ... , Pₙ ⊨ Q


Se abbiamo una prova in Fitch di Q da P₁ , ... , Pₙ è certo che Q è conseguenza tautologica di P₁ , ... , Pₙ

Teorema di completezza

Se P₁ , ... , Pₙ Q allora P₁ , ... , Pₙ Q


Se sappiamo che Q è conseguenza tautologica di P₁ , ... , Pₙ siamo certi che esiste una prova in Fitch di Q a partire da P₁ , ... , Pₙ

Teoria (Γ)

Insieme, eventualmente infinito, di euniciati.

Quantificatori (FOL)

∃: esiste almeno un, qualche, un, ...


∀: ogni, tutti, un (in senso qualsiasi)


Per essere usati hanno bisogno di una variabile e una formula

Variabili

Insieme finito di simboli, fissato arbitrariamente.

Sono dei "segnaposto" che servono a riferirsi allo stesso individuo in diverse parti di una formula.

Funzioni

Denotano oggetti in maniera indiretta

Termini

Dato un linguaggio L, sia C(L)={c₁, c₂, ...} l'insieme delle sue costanti e F(L)={f₁, f₂, ...} l'insieme dei suoi simboli di funzione.


L'insieme T(L) dei termini di L è definito induttivamente come segue:


-Ogni variabile x è un termine di L.


-Ogni costante c in C(L) è un termine di L.


-Se f è un simbolo di funzione n-ario e t₁, ... , tₙ sono termini di L, allora anche f(t₁, ... , tₙ) è un termine di L.


-Null'altro è un termine di L

Costruiti a partire da variabili, costanti e simboli di funzione.


Servono a denotare oggetti del discorso.

Formule

Dato un linguaggio L, sia T(L) l'insieme dei suoi termini e P(L)={P₁, P₂, ...} l'insieme dei suoi predicati.


L'insieme FBLF(L) delle fbf è definito induttivamente come segue:


-Se P è un predicato n-ario in P(L) e t₁, ... , tₙ sono termini di L allora P(t₁, ... , tₙ) è una fbf detta atomica.


-Se P e Q sono fbf di L, allora anche


e x è una variabile, allora anche PQ, PQ, ¬P, PQ, PQ, P, , sono fbf di L.


-Se P è una fbf di L, e x è una variabile, allora ∀x P e ∃x P sono fbf di L.


-Null'altro è fbf di L.

Vengono costruiti solo a partire dai termini usando: predicati, connettivi e quantificatori.


Servono a denotare frasi che possono essere vere o false in una data circostanza.

Occorrenze di variabili libere

Definizione induttiva:


Base: Le occorrenze di variabili libere in una atomica P(t₁, ... , tₙ) sono tutte le occorrenze di variabili in t₁, ... , tₙ (⊥ non ha occorenze di variabili libere)


Passo:


-Le occorenze di variabili libere in P∧Q, P∨Q, ¬P, P⟶Q, P⟷Q, sono tutte le occorrenze variabili in P e Q.


-Le occorenze di variabili libere in x P e ∃x P sono tutte le occorenze di variabili libere in P, ad eccezione di x; ogni occorrenza di x in P è vincolata in ∀x P o ∃x P.

Fbf chiuse

Una fbf che non contiente variabili libere si dice chiusa.


(aperta altrimenti)


Nota! Non è possibile interpretare il significato di una fbf aperta in una data circostanza.

Proposizione


(o enunciato)

Una fbf è detta enunciato sse è chiusa.


Le proposizioni atomiche sono fbf chiuse.

L-strutture

Sia L un linguaggio dato da C(L), F(L), P(L).


Allora una L-struttra è una coppia di (U, I) dove:


-U è un'insieme non vuoto (uiniverso del discorso).


-I è la funzione "interpretazione" definita come segue:


-∀c ∈ C(L), I(c) ∈ U (I(c) è un elemento di U).


- ∀f ∈ F(L), I(f): Uⁿ⟶U (I(f) è una funzione n-aria su U).


-∀P ∈ P(L), I(P) Uⁿ (I(P) è una relazione n-aria su U).

Termini chiusi su Lu

Sia L un linguaggio e S=(U, I) una L-struttura.


L'insieme GT(Lu) dei termini chiusi di Lu è definito induttivamente come segue:


-Ogni costante c ∈ C(Lu)=C(L) ∪ {ca: a∈ U} è un termine chiuso di Lu.


-Se f ∈ F(L) e t₁, ... , tₙ sono termini chiusi di Lu, allora anche f(t₁, ... , tₙ) è un termine chiuso di Lu.


-Null'altro è un termini chiuso di Lu.

Interpretazione dei termini chiusi su Lu

Sia L un linguaggio e S=(U, I) una L-struttura.


l'interpretazione I(t) con t∈ GT(Lu), è data induttivamente come segue:


-∀c ∈ C(L), I(c) è già definita


-∀a ∈ U, si pone I(ca) := a


-Se f ∈ F(L) e t₁, ... , tₙ∈ GT(Lu), allora I(f(t₁, ... , tₙ)) := I(f)(I(t₁), ... , I(tₙ)).

Ogni P è Q

∀x (P(x)⟶Q(x))

Qualche P è Q

∃x (P(x)∧Q(x))

Nessun P è Q

∀x (P(x)⟶¬Q(x))

Qualche P non è Q

∃x (P(x) ∧¬Q(x))

Modello

Una struttura S = (U,I) è un modello di un L-enunciato A sse A è vero in S, cioè I(A) = T. Si scrive:


S ⊨ A.

L-teoria

Un insieme di L-enunciati Γ è detto L-teoria.

Modello di una teoria

Una struttura S = (U,I) è un modello di una teoria Γ sse A è vero in S, ∀A ∈ Γ. Si scrive:


S ⊨ A.

Contromodello di una teoria

Una struttura S = (U,I) è un contromodello di una teoria Γ sse A è falsa in S perqualche A ∈ Γ.

Verità logica (in FO)

Un L-enunciato A è una verità logica (in FO) sse S ⊨ A per ogni L-struttura S = (U,I). In tal caso, si scrive:


FO A.

Vero in una L-teoria (in FO)

Un L-enunciato A è vero in una L-teoria Γ (in FO) sse, per ogni l-struttura S = (U,I), vale che:


Se S ⊨ Γ , allora S ⊨ A.In tal caso si scrive:


Γ ⊨FO A.

Atomica generalizzata

Una fbf A è una atomica generalizzata sse A non è di una delle seguenti forme:


A = ¬B, A = B∧C, A = B∨C, A = B⟶C, A = B⟷C, A = Ʇ.

Forma verofunzionale di un enunciato

-fvf(P(t1, … ,tn)) = Q, dove Q è una lettera proposizionale fissata.


-fvf(Ʇ) = Ʇ


-fvf(¬A) = ¬fvf(A)


-fvf(A ∧ B) = fvf(A) ∧ fvf(B), fvf(A ∨ B) = fvf(A) ∨ fvf(B)


-fvf(A ⟶ B) = fvf(A) ⟶ fvf(B), fvf(A ⟷ B) = fvf(A) ⟷ fvf(B)


-fvf(∀x B ) = Q, dove Q è una lettera proposizionale .


-fvf(∃x B) = Q, dove Q è una lettera proposizionale.

La forma verofunzionale fvf(A) di un enunciato (o di una fbf) A si ottiene rimpiazzando ogni atomica generalizzata di A con una lettera proposizionale

TAUT CON

Permette di inferire un enunciato che segue dagli enunciati selezionati unicamente in virtù della semantica dei connettivi vero-funzionali.

FO CON

Permette di inferire un enunciato che segue dagli enunciati selezionati unicamente in virtù della semantica dei connettivi vero-funzionali, dei quantificatori e del predicato di identità.

ANA CON

Permette di inferire un enunciato che segue dagli enunciati selezionati in virtù della semantica dei connettivi vero-funzionali, dei quantificatori, del predicato di identità e dei predicati di TW.

Particolarizzazione universale


∀ Elim

Da ∀x P(x) possiamo inferire P(c).


Dove c è un termine chiuso (costante o composto)

Generalizzazione esistenziale


∃ Intro

Da P(c) possiamo inferire ∃x P(x).


Dove c è un termine chiuso (costante o composto)

Generalizzazione universale


∀ Intro

Si usa un nuovo nome per denotare un generico elemento del dominio che sia rappresentativo di «tutti».


In una sotto-prova dimostriamo P(c) con c generico, in modo da poter inferire ∀x P(x).

Particolarizzazione esistenziale


Elim

Si usa un nuovo nome per denotare un generico elemento del dominioche esiste ma non conosciamo.


Eliminando ∃x P(x) assumiamo, in una sotto-prova, P(c) e il ragionamento deve andare bene per qalunque elemento.

Rimpiazzamento


(o riscrittura)

Se P ⟺ Q, possorimpiazzare P con Q in una formula F, ottenendo unaformula G tale che G ⟺ F

De Morgan per i quantificatori

¬∀x P(x) ⟺FO ∃x ¬P(x)


¬∃x P(x) ⟺FO ∀x ¬P(x)


∀x P(x) ⟺FO ¬∃x ¬P(x)


∃x P(x) ⟺FO ¬∀x ¬P(x)

Spostare i quantificatori

∀x (P(x) ∧ Q(x)) FO ∀x P(x) ∧ ∀x Q(x)


∃x (P(x) ∨ Q(x)) FO ∃x P(x) ∨ ∃x Q(x)

De Morgan per i quantificatori, forme aristoteliche


Qualche P non è Q

∃x (P(x) ∧ ¬Q(x))


FO


∃x (¬P(x) ∨ ¬Q(x))


FO


∃x ¬(P(x) ⟶ Q(x))


FO


¬∀x (P(x) ⟶ Q(x))

Scambiare i quantificatori

∀x ∀y P(x,y) ⟺FO ∀y ∀x P(x,y)


∃x ∃y P(x,y) ⟺FO ∃y ∃x P(x,y)

De Morgan per i quantificatori, forme aristoteliche


Nessun P è Q

∀x (P(x) ⟶ ¬Q(x))


FO


∀x (¬P(x) ∨ ¬Q(x))


FO


∀x ¬(P(x) ∧ Q(x))


FO


¬∃x (P(x) ∧ Q(x))

Quantificazione vacua

Se x non occorre libera in P allora: ∀xP ⟺FO P FO ∃xP.


Dunque:


x P(x) FO x P(x) FO x P(x) e


x P(x) FO x x P(x) FO x P(x).


x (P Q(x)) FO P x Q(x)x (P Q(x)) FO P x Q(x)

Completezza formale

Una teoria T si dice formalmente completa sse per ogni enunciato Q:


T |FO Q o T |–FO ~Q

Modello standard dell'aritmetica

Il modello standard dell'aritmetica è N=(N,I) dove:


-I(0) = 0, I(s) = {(n, n+1) : n N},


-I(+) = {(m, n, m+n) : n, m N},


-I(×) = {(m, n, mn) : n, m N}.

Teorema di Semidecidibilità

Il teorema di semidecidibilità prova che non vi può essere un metodo algoritmico per elencare gli enunciati Q che non sono verità logiche.


Se ci fosse potrei decidere, per ogni enunciato Q, se è verità logica o no.

Teorema di compattezza

Sia T un insieme di l-enunciati (una teoria), eventualmente infinito, per qualche linguaggio L.


Se ogni sotto insieme di T ha un modello, allora anche T stesso ha un modello.


(Il viceversa è banale)