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13 Cards in this Set

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Contratti di attribuzione e contratti di accertamento

A seconda degli effetti del contratto possiamo trovare due tipologie di contratto:


- contratti di attribuzione: quelli che determinano spostamenti patrimoniali fra le parti, perché modificano le loro posizione giuridiche


- contratti di accertamento: non determinano spostamenti patrimoniali fra le parti, si limitano a chiarire quali sono le situazioni giuridiche preesistenti, sono una piccola categoria residuale (divisione e transazione)

Contratti con effetti obbligatori e con effetti reali

•contratti con effetti obbligatori: quelli che si esauriscono nel generare debiti e crediti


•contratti con effetti reali: quelli che costituiscono o trasferiscono fra le parti diritti reali, o trasferiscono fra le parti diritto preesistente non reale

L'effetto traslativo del consenso e i suoi limiti

“i diritti che formano oggetto del contratto si trasmettono e si acquistano per effetto del consenso delle parti legittimamente manifestato"




Ad esempio in una compravendita l'effetto si realizza appena il contratto è validamente concluso Evidenziare con precisione il momento del passaggio di proprietà è importante per una serie di eventualità: che la cosa vada distrutta, se produce danno a terzi, se può essere aggredita dai creditori, ecc.




L'effetto traslativo ha però dei limiti, uno dei quali riguarda le caratteristiche del bene stesso: esso opera esclusivamente per il trasferimento di diritti di proprietà su cosa determinata.


Se il trasferimento riguarda una certa quantità di cose generiche e fungibili, al momento della conclusione del contratto facenti parte delle riserve di magazzino del venditore, l'effetto traslativo non si realizza, così come per bene futuro o altrui.


Il secondo limite riguarda il regime di pubblicità a cui può venire sottoposto il contratto di compravendita, come sappiamo esso produce sempre gli effetti, ma questi sono opponibili a tutti i terzi solo se fatti seguire da una trascrizione.

Contratti con effetti istantanei e contratti di durata

- effetti istantanei: prestazioni contrattuali si inseriscono in un atto o effetto puntualizzato nel tempo (immediata e differita)


- di durata: le prestazioni contrattuali si sviluppano nel tempo (periodica e continuata)

Il vincolo contrattuale

Una volta concluso, il contratto produce effetti, e ad essi le parti non possono sottrarsi. L'articolo 1372 afferma con forza il concetto attraverso l'enunciato secondo cui “il contratto ha forza di legge fra le parti”. Ciò non va interpretato in modo rigido, in alcuni casi le parti possono liberarsi dal vincolo contrattuale in base ai difetti del contratto, se ne discuterà ampiamente più avanti

Il mutuo dissenso, la risoluzione convenzionale del contratto

Le parti possono liberarsi dal vincolo contrattuale, anche se il contratto che lo genera non sia difettoso. Sono i casi del mutuo dissenso e del recesso unilaterale.




Il mutuo dissenso è l'accordo con cui le parti di un contratto decidono di scioglierlo, cancellandone gli effetti.




Si parla di risoluzione convenzionale del contratto, che è essa stessa un contratto diretto a estinguere il rapporto giuridico patrimoniale del contratto che le due parti si sono pentite di aver concluso. Recesso

Recesso unilaterale del contratto

Di norma non si può sciogliere un contratto per recesso unilaterale, ovvero l'atto unilaterale ricettizio con cui una parte manifesta all'altra la volontà di recedere dal contratto. Ciò non vale ne caso di recesso convenzionale, ovvero quando il recesso unilaterale è previsto un una clausola del contratto stesso, e dunque una parte esercita una facoltà attribuitagli tramite accordo con la controparte. Essa può però aver previsto una specie di “indennizzo” per l'altrui recesso: insieme alla clausola rescissoria può essere necessario affiancare una caparra penitenziale, ovvero una somma consegnata da una parte all'altra come corrispettivo del recesso. La legge prevede con norma imperativa che la caparra sia persa dal dante caparra in caso di suo recesso, mentre invece vada restituita raddoppiata se a recidere è il ricevente caparra

I recessi legali

Il recesso legale è il potere di recedere unilateralmente, attribuito alla parte non dall'accordo con l'altra parte, ma direttamente dalla legge. Di solito il genere di contratti in cui è attribuito un recesso legale sono i contratti di durata a tempo indeterminato. Il motivo è che ognuna delle parti possa liberarsi da un vincolo contrattuale al quale dorrebbe altrimenti sottostare a vita.

Ius variandi

Il cosiddetto ius variando è il potere di una parte di modificare unilateralmente l'oggetto del contratto o qualche altro aspetto del regolamento contrattuale. La legge talvolta accorda questo potere, nonostante sembra violare il principio dell'accordo fra le parti e il vincolo contrattuale, nei casi in cui è necessaria una flessibilità ne rapporto contrattuale, sempre limitandola con norme rigorose

La relatività degli effetti del contratto

Il principio della relatività degli effetti del contratto è espresso dalla norma per cui “il contratto non produce effetti rispetto a terzi” (art. 1372). Il principio afferma che sul terzo non possono gravare vincoli esplicitamente creati dal contratto: non si può creare obbligazioni a carico di un terzo, non si può impedire l'acquisto di un diritto da parte di un terzo, non si può disporre di un diritto del terzo.

Il patto di non alienare

Nel patto di non alienare, la clausola con cui qualcuno si impegna con una controparte a non alienare un bene di cui è proprietario, si verifica l'applicazione del principio di relatività: se il bene viene alienato, il terzo che acquista non viene toccato dalla clausola, perché terzo estraneo al rapporto contrattuale. La vendita è valida, e produce i suoi effetti. Sarà la parte che ha violato la clausola che subirà gli effetti negativi.

Il contratto a favore di terzo

Il contratto a favore di terzo è il contratto con cui una parte si obbliga a fare una prestazione in favore di un terzo indicato dall'altra parte. La parte che si obbliga si chiama promittente, l'altra parte, che riceve la promessa, stipulante, mentre il terzo si chiama beneficiario. Il contratto a favore di terzo tocca direttamente la sfera giuridica del terzo, attribuendogli un vero e proprio diritto di credito. Esempio è il trasporto di cose, che va a beneficio di un terzo, che ha diritto che la cosa venga trasportata correttamente. Il contratto a favore di terzo non viola il principio della relatività del contratto, perché gli attribuisce un diritto e non un obbligo, diritto che può comunque rifiutar

Cessione del contratto

La figura della cessione del contratto chiama in causa tre parti: chi cede il contratto (cedente), chi subentra nel rapporto contrattuale (cessionario) e l'altra parte rimanente nel rapporto contrattuale (contraente ceduto).




La cessione del contratto richiede due presupposti:


•che il contratto ceduto sia un contratto a prestazioni corrispettive, non ancora completamente eseguite (non si possono cedere contratti a effetti reali immediati)


•ci debba essere in consenso sia del cedente, che del cessionario, ma soprattutto del contraente ceduto Al secondo presupposto la legge crea delle deroghe (cessione legale del contratto).